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“Oggi mi ha colpito questa frase del Predicatore, cioè che un vero atto d’amore perfetto a Dio è così potente, da cancellare un’intera vita di peccati, non solo, ma anche tutta la pena dovuta ad essi.

[…] Allora, con l’incessante atto d’amore sono in possesso di tutto. A me resta solo l’andare avanti, sempre avanti. Come sarei sciocca, se mi fermassi a rimpiangere una mancanza sfuggita, mentre sono in possesso di un atto d’amore che rimedia un’intera vita di colpe. No, non perdiamo più tempo, non perdiamo più un solo atto d’amore e quindi un’anima. Non rubiamo più la gloria a Dio.

[….] Da quest’istante alla morte solo e sempre avanti fino a che tutto sia compiuto. Fra lotte, tempeste, bufere, tuoni e lampi, non importa: avanti.
Con l’incessante atto d’amore ho tutto. Non perdiamone uno e avanti, per la gloria del Tuo Cuore Divino che amo, per la Vergine Santa che prediligo, per le anime
tutte, avanti fino alla morte” (pagg. 721-722).

365 GIORNI con SUOR M.CONSOLATA BETRONE
"Appunti in Coro"
Edito dalla Libreria Vaticana

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“Gesù si prende Lui la responsabilità di tutto sino ai minimi particolari riguardo la mia anima e ciò che l’attende […] quindi a me il fidarmi; e non ammettere più nessun pensiero, interessamento, tranne quello dell’amore” (pag. 671).

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“L’atto incessante d’amore mi fornirà sempre tutte le armi, per combattere qualsiasi nemico” (pag. 590).

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“Orbene, constaterò il Tuo amore di follia per Consolata da questo: se mi concederai di amare incessantemente sino all’ultimo respiro, altrimenti penserò che Tu abbia riversato il Tuo amore di follia su qualche altra ‘Piccolissima’ ed allora, Te lo confesso, ne sarei estremamente gelosa! Gesù mio, Tu sei Onnipotente, puoi tutto! Quindi, ricordalo che sarei estremamente gelosa!” (pag. 528).

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“Fidando nell’aiuto della Madonna, non manifesterò a nessuno, sino alla morte, le mie sofferenze fisiche, morali, spirituali. Con cura gelosa nasconderò tutto sotto il sorriso, per Gesù e la Madonna”
(pag. 782).

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“Oh! Sì, è più perfetto nascondere a tutti la propria sofferenza; tenere per me le angosce e dare agli altri sorrisi e consolazioni. Gesù e Maria aiutatemi!” (pag. 455)..

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“Più nulla e più nessuno, Gesù solo, amarLo e seguirLo con tutte le forze. Il silenzio e la confidenza saranno la mia fortezza” (pag. 895).

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“Gesù, comprendo che per riuscire nella mia vocazione bisogna soffrire. Ebbene, sì, sono disposta a tutto, ma Tu sai l’estrema mia debolezza. Oh! Gesù aiutami Tu, io confido in Te!” (pag. 48).

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“O Gesù, T’ho giurato, e lo credo fermamente, che la mia via da seguire (che Tu vuoi) è la via dell’amore. In essa completamente mi abbandono, mi dono, di essa mi fido e annullando tutti i propositi passati, da oggi all’ultimo respiro, fidando in Te, Ti prometto di vivere d’amore con un ‘Gesù, Maria vi amò ” (pag. 983)..

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“Gesù, io credo che se un’anima, per debole e miserabile che sia, si abbandona completamente in Te, e Ti dà la gioia di fidarsi ciecamente di Te, che sei l’Onnipotente e la Misericordiosa bontà, e Ti lascia fare, e Ti segue docilmente,
o Gesù io credo che Tu quest’anima la porterai sulle vette più alte della virtù, della santità” (pag. 695).

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“Non so più fare nulla che questo: amare. Tutto quello che incontro per via, distrazioni, ecc., tutto getto nella Divina Fornace, e tutto si trasforma in amore” (pag. 434).

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“Gesù Croficisso per me, per mio amore: io dunque devo essere crocifissa per Lui, per Suo amore. Ma Gesù non discende dalla Croce: anch’io non devo più scendere dalla mia croce cioè non più interrompere l’atto d’amore” (pag. 613).

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“Più nulla! Gesù solo e la Madonna nel cuore e nella mente, come si sta bene”
(pag. 772).

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“Sì, o Gesù, io getto nel Tuo Cuore Divino ogni ansietà dell’avvenire, ogni preoccupazione del presente, la mente, volontà, libertà, facoltà, tutta l’intera Consolata” (pag. 599).

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“Gesù mi offre Lui, con l’atto incessante d’amore, il lavoro da occupare ogni respiro della mia vita, ed io non me ne curo e quasi lo respingo, e poi mi lamento delle contraddizioni che incontro sul lavoro materiale e non capisco che è Lui che così dispone, per farmi comprendere che l’unico lavoro al quale devo tutta la mia attività è l’atto d’amore!” (pag. 555).

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“A cena, per la prima volta, offrii a Gesù con tutto l’amore e la gioia possibile di questo cuore, la rinuncia a bere, ne avevo il permesso.

Ero felice di poter dare a Gesù qualche cosa. Ma la bontà del Suo Cuore prese il sopravvento e permise che la Suora Infermiera mi portasse in Cella prima di mettermi a riposo, un’abbondante tazza di caffè dolce dolce. “Oh Gesù! Non per avere il ricambio t’ho offerto di non bere stasera!”.

Ed internamente la mia piccola anima comprese: “Se tu godi più nel darMi che nel ricevere, anche il Mio Cuore gode di più nel dare che nel ricevere!”. Che cosa potevo rispondere a tanta bontà che aveva compassione della sete della Sua creatura?

E bevvi con tanto amore ciò che l’Amore mi inviava” (pagg. 476-477).

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“Al Divino contatto, non mi appaga più il posare sulla ferita del Cuore, ma provo un bisogno prepotente di immedesimarmi con Lui, di divenire una sola cosa con Gesù”
(pag. 772).

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“Gesù m’ha fatto sapere che con il Suo aiuto, posso darGli l’atto incessante d’amore. Se lo posso, lo devo, lo voglio e lo darò un atto incessante d’amore per Lui e per la Mamma nostra” (pag. 659).

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“Oh! Gesù, e pensare che Tu hai perso la testa per me, ed io?” (pag. 477).

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“Stamani ho provato la sensazione, che il mio cuore si dilatasse all’infinito per accogliere le anime dell’universo intero.
Ho sentito per tutte le anime, e per ciascuna, un’intensità d’affetto materno.
E sentii ancora ripercuotersi nel mio cure l’onda di tutti i dolori, di tutte le angosce di questo povero mondo” (pagg. 691-692).

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